Una partita di pesto genovese è sospettata di essere contaminata da botulino. Emergenza24 ne ha dato immediata comunicazione fin dalle ore 11:00 del 20.07.2013 dopo le opportune attività di verifica della notizia, come accade per ogni informazione che viene data da questo servizio.
Si tratta di un prodotto realizzato dalla ditta Bruzzone e Ferrari di Genova per conto di alcune grandi catene di distribuzione.Questa modalità viene chiamata white label e quindi non è escluso, in quanto non chiaro dal comunicato, se l’etichetta dei vasetti a rischio riporti o meno il marchio del produttore o quello della catena distributiva.
Di conseguenza è inutile richiedere come discriminante il nome della ditta ma bisogna fare affidamento SOLO su questi due elementi:
- Numero del lotto: 13G03
- Data di scadenza: 09.08.2013
Allo stesso modo non è chiaro se la vendita del prodotto è avvenuta solo in Piemonte o altre regioni. Secondo le indagini le regioni maggiormente a rischio dovrebbero essere Liguria, Piemonte, Emilia, Lombardia, Toscana.
Si tratta di un lotto di 14.872 confezioni.
ATTENZIONE: Si tratta SOLO DEL LOTTO INDICATO con quella particolare scadenza. Bisogna quindi evitare di generalizzare perché il principio di precauzione in questo caso è inutile.
Dopo la comunicazione a mezzo stampa non sono mancati i casi di ricovero di persone che hanno messo in connessione un presunto sintomo con il consumo di pesto. Al momento nessun caso risulta significativo.
Per saperne di più leggere questo post di Scientificast sul caso.
L’informazione nel sito del Ministero della Sanità non è stata proprio tempestiva infatti il comunicato è stato pubblicato il 22.07.13 mentre la notizia è del 20.07.13. Ma si sa, c’era di mezzo il weekend. L’informazione stessa inoltre non è, come il buon senso consiglierebbe, in evidenza ma all’interno delle pagine.
Sulla comunicazione d’urgenza in Italia c’è ancora molto da fare. In ogni caso questo è il testo:
Allarme per sospetta presenza di botulino in pesto genovese.
Il pesto, prodotto e confezionato dalla ditta Bruzzone e Ferrari di Genova per conto di alcune grandi catene di distribuzione è transitato in una piattaforma di vendita situata nell’alessandrino e riporta la data di scadenza 9 agosto 2013 ed il numero di lotto 13G03.
La ditta ha immediatamente disposto il ritiro del prodotto in commercio e sono in corso gli accertamenti delle ASL per valutare l’estensione dell’allerta sul territorio regionale ed extra regionale ma, al momento, non si può escludere la possibilità che alcuni vasetti possano già aver raggiunto il frigorifero di qualche ignaro consumatore.Poiché la tossina prodotta dal clostridium botulinum è un veleno molto potente che può anche causare la morte di chi lo ingerisce, è opportuno che i consumatori che hanno acquistato il pesto della ditta Bruzzone e Ferrari non consumino il prodotto e lo restituiscano al punto di acquisto.
Sulle merci ritirate saranno disposti ulteriori controlli per valutare l’effettivo rischio sanitario.
Campioni delle merci sono stati inviati all’Istituto superiore di sanità per effettuare le analisi
IMPORTANTE: Questo caso porterà a delle forti ripercussioni sui consumi dei preparati pronti e quindi è bene evitare di diffondere inutilmente il panico con messaggi non corretti o esagerati.
Si prega pertanto di dare massima diffusione a questo comunicato, che verrà sempre aggiornato fino al termine dell’emergenza, evitando di inserire elementi sensazionalistici inutili e dannosi a un prodotto simbolo del Made in Italy.
Aggiornamento
26.07.13 – L’azienda comunica che l’allarme è passato
02.08.13 – Nel sito del Ministero della Salute l’allerta persiste.