Il 22.08.2009 alle 15:05 è precipitato l’elicottero AgustaWestland A109S Grand (I-REMS) Falco del Soccorso Alpino e del 118 sul Monte Cristallo nei pressi del Rio Gere, vicino a Cortina in provincia di Belluno. L’incidente ha causato la morte dell’intero equipaggio costituito da Dario De Felip (49 anni) pilota, Fabrizio Spaziani (46 anni) medico, Marco Zago (42 anni) tecnico elicotterista e membro del Soccorso Alpino e Stefano Da Forno (40 anni) tecnico del soccorso Alpino.
Ogni anno il ricordo della tragedia
21.08.2019 – Post del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – CNSAS
Monte Cristallo – Cortina d’Ampezzo 22 agosto 2009 – 22 agosto 2019: 10 anni senza Dario, Fabrizio, Marco e Stefano
Ricorre domani il decimo anniversario della tragedia in cui persero la vita i membri dell’equipaggio di “Falco” (A109S – I REMS) appartenenti al 118/Soccorso Alpino “Dolomiti Bellunesi” e alla società esercente il servizio di elisoccorso. L’elicottero, durante una ricognizione su una frana causata da una violenta precipitazione occorsa in zona e che che poteva aver coinvolto delle persone, urtava dei cavi di media tensione precipitando al suolo. Da allora il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico si batte con forza perché venga approvata dal Parlamento italiano una specifica legge che disciplini il gravissimo, irrisolto problema degli ostacoli al volo (ostacoli verticali e lineari in modo del tutto particolare come elettrodotti e teleferiche) e che garantisca la sicurezza dei servizi di elisoccorso e, in genere, dei servizi della Pubblica Amministrazione che utilizzano l’ala rotante. Una legge di autentica civiltà che ancora stiamo aspettando per dare almeno senso agli oltre 55 morti deceduti a causa di impatti con cavi non segnalati.
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CRONOLOGIA INVERSA
24.08.2009 – 20:00 – È stata rimossa dal luogo dell’incidente la carcassa dell’elicottero «Falco» del Suem di Pieve di Cadore, precipitato sabato con quattro persone a bordo sulle pendici del monte Cristallo, sopra Cortina d’Ampezzo, nel Bellunese. «Resta per il momento la prima analisi delle cause che hanno determinato l’impatto», ha detto il prefetto di Belluno, dottoressa Provvidenza Raimondo. Nelle condizioni di maltempo che c’erano sabato, l’elicottero potrebbe aver toccato con le pale un cavo, nulla poteva in questo caso l’esperienza del pilota. Domenica, per tutta la giornata, i tecnici dell’Ansv (Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo) hanno lavorato nella zona per ricostruire l’accaduto e capire se vi fosse un cavo tranciato e se fosse segnalato o meno. Sulla vicenda indaga anche la Procura della Repubblica di Belluno. (fonte: Corriere del Veneto)
22.08.2009 – 23:00 – Sono state recuperate e portate nella sala mortuaria dell’ospedale Codivilla a Cortina le salme delle quattro persone che erano nell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore caduto sul Monte Cristallo. Lo conferma Paolo Belodis, del Soccorso Alpino di Cortina d’Ampezzo. «Il magistrato – ha spiegato Belodis – ci ha dato autorizzazione al recupero delle salme visto che nella zona imperversa il maltempo». A trovare i resti dell’elicottero, ha confermato Belodis, un altro velivolo che era in volo per un intervento legato alla caduta di un masso sulla strada provinciale.
L’elicottero stava intervenendo, verso le 14, per una verifica nella zona di Rio Gere, tra il monte Cristallo e il Faloria, dove si era staccata una frana che aveva invaso un tratto stradale. Durante una manovra, sul versante del Cristallo, eseguita forse in seguito anche al maltempo, il mezzo avrebbe toccato i fili della tensione ed è quindi precipitato.
Nella sede del 118 a Pieve si è radunata una piccola folla di amici e conoscenti delle vittime e nelle varie salette l’immagine comune è quella del pianto e del dolore.
A bordo dell’eliambulanza, oltre al pilota, c’erano un medico e due tecnici. Fabrizio Spaziani, il medico a bordo dell’elicottero, era in servizio da molti anni al 118 dell’ospedale di Pieve di Cadore. Spaziani aveva partecipato, assieme agli Scoiattoli di Cortina, alla spedizione commemorativa sul K2 per i 50 anni della storica conquista della seconda vetta più alta al mondo. Le altre vittime sono il pilota Dario De Felip e Marco Zago, assistente pilota e membro del soccorso alpino. La quarta vittima è un tecnico del soccorso alpino, Stefano Da Forno. Per Zago, secondo quanto si è appreso, oggi sarebbe stato l’ultimo giorno di lavoro prima di passare ad altro incarico.
I 500 tecnici del Soccorso alpino bellunese hanno espresso tutto il loro dolore e si stringono «alle famiglie dei quattro amici persi oggi nell’incidente aereo di Rio Gere». I tecnici – è detto in una nota – «partecipano al cordoglio per la perdita di Dario De Filip, Marco Zago, Fabrizio Spaziani e Stefano Da Forno».
Inchieste Intanto, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (Ansv) ha disposto l’ invio di un team di investigatori per ricostruire la dinamica ed individuare le cause tecniche dell’incidente. E anche la procura di Belluno ha aperto un fascicolo d’inchiesta.
La zona dove è caduto l’elicottero, tra il monte Cristallo e il vicino Faloria, è stata spesso sede di interventi per gli uomini del soccorso alpino e del Suem a favore di alpinisti o escursionisti in difficoltà. Non più tardi di una settimana fa, il giorno di ferragosto, l’elicottero del Suem aveva partecipato ad una operazione di soccorso di una famiglia di Matera, con due bambini di nove e sei anni, che era rimasta bloccata lungo la ferrata Dibona proprio sul gruppo Cristallo. (fonte: Corriere del Veneto)
Credits: Foto Bellodis-Gaspari- Cappello
DOCUMENTAZIONE
La relazione d’inchiesta dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del VOLO (ANSV) in PDF